Il progetto Shosholoza comincia nell’estate 2010 col pianista Michele Giuliani e il sassofonista tenore Andrea Spinelli, entrambi suonatori di jazz e musica africana cui si aggiungono Marcello Piarulli al basso e Giacomo Mongelli alla batteria.
Il quartetto, aprendosi alla collaborazione con altri artisti, diventa così un collettivo di sette musicisti e registra definitivamente il disco con Rossella Giovannelli alla voce, Giuliano Di Cesare alla tromba e Valerio Zaccaro al flauto e percussioni.
Durante il periodo di maturazione tra le diverse sessions in studio, il gruppo si è esibito moltissimo per affinare il repertorio e collaudare le reazioni del pubblico. Ogni esperienza live era un passo in avanti verso la direzione che si erano preposti fino a quando il destino ha segnato una via: mentre erano immersi nell’esecuzione dal vivo del brano Shosholoza giunge la notizia in tempo reale della morte di Nelson Mandela e lì, hanno capito, profondamente commossi, che l’album avrebbe dovuto essere dedicato a questa grandissima figura ispiratrice di valori che essi stessi, a modo loro, cercavamo di raggiungere e comunicare al pubblico attraverso il suono.