SUONI DAL GRANDE SCHERMO

La colonna sonora, in un racconto come quello cinematografico, dove l’immagine e la parola hanno il pieno sopravvento e si appropriano appieno dello spazio visivo, esercita un ruolo spesso nascosto, non svelato, che tuttavia sa ancorarsi con forza alla nostra memoria.

Ascoltare questo disco diventa così come percorrere un viaggio dentro il caleidoscopio di emozioni che raccontano e descrivono la natura meravigliosa del genere umano, capace di esprimere se stessa con una molteplicità infinita di colori diversi e piacevolmente contrastanti, che ci prende, ci cattura, ci ammalia.

E così il sentimento drammatico e malinconico del tema di Gabriel’s Oboe nel film Mission si mescola all’urlo beffardo de Il buono, il brutto, il cattivo; l’ingenuo e sognante “Buongiorno Principessa!” di La vita è bella si fonde con l’espressione guascona di Robert Redford ne La stangata; l’afflato epico e potente del tema di Mosè si unisce all’ironia giocosa della Marcia funebre per una marionetta e si spinge fino all’intenso e struggente Adagietto di Mahler, che fu anima portante del film Morte a Venezia.

E ancora l’eleganza nobile e aristocratica dei Valzer del Gattopardo, illuminati dai colori vividi di Giuseppe Verdi e di Nino Rota si amalgama con la malinconica nostalgia di Shostakovich e del suo Valzer, che va a riverberarsi nelle atmosfere sognanti e appassionate della Leggenda del Pianista sull’Oceano, per poi riprendere i colori dei sentimenti più autentici ed eroici, sapientemente raccontati da Morricone in C’era una volta il West.

A fare da guida inconsueta in questo viaggio appassionato, sono le sonorità insolite e originali dell’Orchestra a Plettro Gino Neri, una formazione musicale unica al mondo per l’organico e il repertorio che la contraddistinguono.