A tre anni di distanza da “Ritratti”, album che ne segnava il debutto discografico, il giovane e talentuoso cantautore barese, Pietro Verna torna con “A piedi nudi”. Il disco, arrangiato da Giovanni Chiapparino, sin dal titolo rimanda all’approccio concettuale che ne ha caratterizzato le fasi realizzative. I piedi spogli evocano, inevitabilmente, peculiarità ben definite, quali la tenacia, la responsabilità, il coraggio, la consapevolezza, la sensualità, il sacrificio, il rischio. La terra, come l’emozione, è fatta di sassi, asfalto caldo e spine che inducono agl’inciampi, ma è anche costellata di fiori, sabbia bagnata e silenzi che accarezzano. In questo progetto discografico c’è nudità e spessore, carne e poesia, semplicità e sinestesia. Storie di passione s’intrecciano a vite costrette ai margini; sfratti decisi dai capricci di un destino si mescolano ai racconti di un’attesa; la bellezza della punteggiatura convive con la narrazione di un pomeriggio insolito. Da un punto di vista musicale, atmosfere balcaniche si fondono con tanghi seducenti; melodie parigine si confondono con armonie orientali; non mancano, chiaramente, cenni e riferimenti al buon cantautorato italiano. Un viaggio nell’essenza, quindi: a piedi nudi e con la testa ai sogni.