La storia dell’arte organaria a Molfetta si perde nella notte dei tempi. I primi dati provengono dalle vicende relative all’antica Cattedrale (oggi Duomo di San Corrado), la fondazione della cui fabbrica risale ai secoli XII-XIII. Di un «organo molto elegante e magnifico» e di una «orchestra con organo screziato e dorato, con intagli e lavori con lo stemma del Pontefice al vertice», riferisce Michele Romano nel 1842 nel suo Saggio sulla Sto¬ria di Molfetta; Antonio Salvemini, nel Saggio Storico del 1878, scrive di un «grande organo fatto a spese del Capitolo della Cattedrale di Molfetta nel 1584 e tutto dorato ad oro di zecchino, il quale fu distrutto nel principio di questo secolo per essere stato dall’umidità del mare rovinato».
Attualmente nelle chiese di Molfetta ci sono sette organi storici (costruiti tra il XVII ed il XIX secolo), di cui due in attesa di restauro (il Pietro de Simone junior-1754 ubicato nella chiesa di San Pietro ed il Giuseppe Toselli-1875 della chiesa di San Gennaro) e cinque perfettamente restaurati sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza di Bari. Questo CD vuole valorizzare il prezioso lavoro di restauro e le peculiari caratteristiche tecniche di questi strumenti antichi, te¬stimoni locali dell’arte organaria di scuola napoletana.
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