Pietro Verna (Bari 1986) preferisce considerarsi un “artigiano” della musica e delle parole, piuttosto che un musicista o un cantautore.
Contrario alla banalità e appassionato della scrittura, approfondisce gli studi musicali, lasciandosi nel frattempo accarezzare dall’influenza di artisti del calibro di F. De Andrè; V. Capossela; I. Fossati; J. Barbieri; G. Testa. Amante della musica francese, etnica e mediterranea.
Le sue composizioni partoriscono da una lunga indagine esistenziale; i suoi testi risultano multiformi, variopinti, e affrontano tematiche svariate: dalla descrizione della realtà genovese, all’analisi di profonde passioni umane, e di ritratti dell’anima. Il titolo “Ritratti”, il suo primo disco, infatti, attiene ad una dimensione spirituale ma concreta, la stessa di cui A. Baricco racconta nel suo “Mr. Gwyn”, romanzo nel quale il protagonista, decidendo di abbandonare la prosa, si approccia all’attività ritrattistica. Con “A piedi nudi” la sua maturità artistica si arricchisce della direzione artistica di Giovanni Chiapparino che ne cura gli arrangiamenti, costruendo un variegato e profondo concept musicale dove parole e musica si fondono in un equilibrato quanto suggestivo progetto discografico.