“Distanze” è stato realizzato con la collaborazione artistica del contrabbassista Francesco Angiuli, il contributo del percussionista Cesare Pastanella e gli interventi di due turnisti di talento quali il tastierista Beppe Fortunato e del batterista Felice Di Turi presenti rispettivamente in “Movie’ s Song” e “Misunderstanding”. Nove le composizioni originali a firma del musicista pugliese a cui si aggiunge con “Last Train home” l’omaggio all’amato Pat Metheny, che creano un unicum sonoro di grande impatto emotivo laddove le magistrali esecuzioni alla chitarra (classica ed acustica) ben si fondono con i contrappunti ritmici di Angiuli e Pastanella.
E se Ottolino, ha sempre utilizzato la sua adorata Puglia come punto di partenza per le sue sperimentazioni musicali, Francesco Angiuli, ancorato al jazz più ortodosso, ha fatto del nomadismo musicale uno stile di vita. Decisamente più che interessante il risultato del duo, artefice di un linguaggio raffinato mai banale, non ancorato a generi predefiniti ma proteso ad ampi spazi di jazz, classica e world music grazie agli interventi percussivi del maestro Pastanella. L’ascolto del disco appare godibile e fluido sin dall’inizio.
L’ esecuzione chitarristica di Ottolino è precisa e coinvolgente, ciò che colpisce dell’architettura dei brani è l’ampio respiro di cui essi si nutrono, al cui interno il gusto della melodia mitteleuropea ben si sposa con visioni d’oltreoceano.
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